COMMENTO PERSONALE
Le mie opere pittoriche mostrano una significativa serie di esperienze di viaggio ispirate dal mondo della natura e dalle culture di diverse civilta'. Tipico della mia vivida pittura, caratterizzata da armonia compositiva , e'
l' intenso lirismo che e' facilmente leggibile senza spiegazioni testuali e concettuali. La teatralita' dell' immagine riempie la scena: gli animali nel
loro ambiente naturale, gli alberi, i fiori, le formazioni rocciose, le architetture di interesse storico, i paesaggi montani innevati, le spiagge tropicali sperdute ed immerse nel silenzio, alcune figure umane cosi' distanti dalla nostra cultura .
La gamma dei colori vivaci, il tratto dalle linee definite esprimono il mio impegno a portare lo spettatore vicino agli elementi naturali e a comunicare le mie emozioni attraverso una profonda osservazione della bellezza decorativa e magica della realta'. La mia ricerca creativa si volge verso una pittura figurativa e contemplativa in cui la mia immaginazione cerca di esprimere l' armonia della nostra Terra.
MARIA CRISTINA BALBONI
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CRITICA
MOSTRA INTERNAZIONALE SPOLETO ARTE- SPOLETO
Una delle sensazioni che si hanno nell'osservare uno dei dipinti di Maria Cristina Balboni e' quello della meraviglia, dello stupore nello scoprire diversi punti di vista sulla realta'.
L'artista conduce con minuzia di particolari all' interno della scena, spiega con luce e cromie didascaliche cosa lo spettatore prova, cosa il soggetto vuole esprimere.
La prospettiva, lo scorcio che propone in "Positano- Costiera Amalfitana - sul mare luccica....,oltre ad aprire un varco nel tramonto, fa emergere l'essenza di quel luogo da una nuvola di sorpresa.
SALVO NUGNES Curatore di eventi e grandi mostre -Spoleto Arte a cura di Vittorio Sgarbi
dal 29 giugno al 22 luglio 2019 presso Palazzo Leti Sansi - Spoleto ( Italia)
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MOSTRA " EMOZIONI DI VIAGGIO E TEATRO DI NATURA "
Maria Cristina Balboni, dopo una formazione letteraria, si dedica dal 2012 allo studio dell' arte.
Le sue opere, di stampo figurativo, mettono in mostra scene di diversa natura: dai paesaggi di mare o di montagna agli scorci urbani, dalla natura morta a primi piani di fiori, dalle persone agli animali.
Da vedere i dipinti di meravigliosi lupi caratterizzati da pennellate nette e corpose che rasentano la tridimensionalita' .
Molte delle sue opere sono accomunate dall' interesse di rappresentare sulla tela soggetti geograficamente lontani da noi, frutto di esperienze personali e di viaggi, che ci conducono ad un contatto diretto con culture e paesaggi che non conosciamo.
Allo stesso modo anche i paesaggi ci offrono una visione su mondi nuovi, come in " Isole Fiji " opera dal paradisiaco panorama marittimo o " Ghiacciai della Patagonia" in Argentina o " Monument Valley " che ci trasporta con la mente nel cuore degli Stati Uniti , facendoci immediatamente pensare agli Indiani d' America.
Culture diverse e lontane, filtrate dagli occhi dell' artista che ci permette cosi' di prendere parte ad una sua esperienza personale, scegliendo cosa raccontarci di questa.
Le sue opere sono in grado di farci viaggiare con la mente pur rimanendo fermi nello stesso posto: da un museo in Francia ad un sito archeologico in Siria, dai paesaggi andini del Cile e Argentina al caldo e secco clima
dell' Etiopia, dai grandi parchi degli Stati Uniti d'America alla Birmania, dalle popolazioni della Namibia al paesaggio del Marocco, passando per l'Italia.
Infine non si possono non annotare alcuni dipinti che presentano immagini di neve e ghiacciai dove l' uso del bianco presenta una piu' che reale luminosita' quasi accecante e talvolta volutamente materico.
ROBERTO MAZZACURATI ART ADVISOR
7 aprile 2017 Fideuram private banking-sede di Ferrara ( Italia)
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MOSTRA " TERRA MAGICA: NATURA, CULTURE, ARCHITETTURE "
La fortuna di poter viaggiare non è nulla se non la si coniuga alla capacità e al talento di vedere e “sentire” i luoghi.
Qualcosa che ha Maria Cristina Balboni che , al privilegio del viaggio unisce la sensibilità dello sguardo, facendo poi arte di ciò che ha visto.
Che siano il Museo di Cluny a Parigi, le cascate di Iguazù in Argentina, le mitiche Petra e Palmira, qualche figura umana colta con compassione come la raccoglitrice di legna in Birmania o le bimbe schiave in Etiopia, la vivida partecipazione della pittrice a ciò che ritrae palpita nei suoi oli, dove protagonista indiscusso è sempre e comunque il colore.
Non il disegno, perché raramente Maria Cristina Balboni sulla tela vi ricorre, piuttosto il segno, che trova attraverso la cromia la sua genesi, con risultati davvero efficaci.
La pittura di Maria Cristina Balboni vuole la chiarezza e non l’effetto: non per niente i riferimenti dell’artista, formatasi alla scuola centopievese del maestro Nuvoli, sono due capisaldi dell’arte come Raffaello e Caravaggio, due maestri indiscussi che sulla tela non conoscono vaghezze.
Se quel classicismo e quel naturalismo fanno percepire al massimo la fascinazione di figure e paesaggi, nell’oggi globalizzato dipingere differenti zone e culture del mondo, come fa Maria Cristina Balboni , significa toglierle dal limbo dell’indistinto, valorizzandole in quanto realtà particolari nella loro unicità, che meritano di essere raccontate.
Scoprire, conoscere, fotografare e poi mettere sulla tela ciò che resta e ha colpito, dall’ululato famelico dei lupi a un tango ballato a Buenos Aires: questo interessa all’artista, che nel figurativo esprime il proprio amore per la realtà nelle sue forme più diverse.
Una sorta di inno all’esistenza cantato dalle immagini il suo, una gioia creativa che si percepisce nella brillantezza dei colori scelti, come ha mostrato la personale “Terra magica - Natura, culture, architetture”, che ha visto i lavori della pittrice esposti dal 10 al 22 settembre alla galleria " De Marchi " di Bologna.
MICHELA TURRA giornalista e scrittrice
10 Settembre 2016 Galleria D’Arte “ De Marchi” Bologna ( Italia)
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MOSTRA " TERRA MAGICA: NATURA, CULTURE, ARCHITETTURE ”
Credo di non allontanarmi molto dalla verità nell’affermare che Maria Cristina Balboni è una ricercatrice alla costante scoperta di mondi nuovi.
Se, infatti, associamo al termine “ ricerca” un approfondimento delle situazioni del reale, con il fine di arricchire non solo noi stessi, ma anche i fruitori delle nostre opere, giungiamo alla conclusione che Maria Cristina Balboni ha intrapreso la giusta strada di ricerca.
E’ nel viaggio che la pittrice trae gli spunti per le sue opere. Viaggio che costituisce la nota iniziale, il prodromo ad una interessante rielaborazione mentale e sentimentale del vissuto che va sviluppandosi con colori e pennelli, ma che va oltre l’aspetto tecnico ed espressivo per collocarsi sul piano di una sublimazione del ricordo in qualcosa di “ altro” ( laddove il termine “altro” deve essere inteso alla latina e cioè nell’”altro tra due concetti”).
Se, infatti, il concetto primario di viaggio, così come ci è stato tramandato anche dalla tradizione letteraria e poetica ( da Omero in primis) è legato indissolubilmente a quello di scoperta di modi, mondi e modalità nuove, dall’altro il viaggio deve essere inteso come esplorazione di se stessi in relazione ai luoghi visitati.
Il viaggiare, infatti, è un continuo confrontarsi con un mondo che sta di fatto al di fuori del “ sé” e che, in un certo senso, si trasforma in un luogo in cui la relazione con l’altro è resa più difficile e complicata da ovvie motivazioni di lingua, usi e costumi.
Maria Cristina Balboni si mette in relazione proprio con questo: il tema del ricordo, esplicitato dai cosiddetti appunti di viaggio, e la sublimazione di essi attraverso le sensazioni ed i sentimenti che il ricordo scaturito dagli appunti riesce a fare uscire.
Ne risultano opere solo apparentemente immediatamente intellegibili, ma che, ad una seconda osservazione, rivelano tutta la loro epifanìa di sentimento.
Ecco che, allora, la quiete dei paesaggi notturni o la gioiosa ed elegantemente sensuale rappresentazione del ballo argentino o spagnolo , o , da ultimo, l’eleganza delle donne ritratte o degli animali di cui sono catturati i tratti fondamentali, divengono non un fine ultimo, ma una partenza per un nostro personale viaggio.
Accompagnati per mano dalle pennellate dell’artista, giungiamo quindi al paradosso del viaggio senza lo spostamento, ma con la sicurezza di aver, almeno per un momento, sognato ad occhi aperti.
MICHELE GOVONI
Giornalista e cronista d’arte
21 novembre- 4 dicembre 2015
Galleria d’Arte “ Il Rivellino” Ferrara ( Italia)
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MOSTRA "APPUNTI DI VIAGGIO"
L’ARTISTA MARIA CRISTINA BALBONI
NON DIPINGE PER IMPORSI MA PER ESPRIMERE SOPRATTUTTO A SE STESSA UNA POETICA CHE NON SIA IN CONTRADDIZIONE CON LE PIU’ SEMPLICI E GENUINE EMOZIONI.
PAESAGGI, FIORI, NATURE MORTE, FIGURE, AMBIENTAZIONI NON SONO ALTRO CHE IL FRUTTO DEI SUOI VIAGGI INTORNO AL MONDO, COGLIENDO DI VOLTA IN VOLTA LA POETICA E LA QUOTIDIANITA’ DELL’UOMO.
LONTANA DA OGNI CLAMORE MONDANO, CREA LE SUE COMPOSIZIONI PITTORICHE DANDO AD OGNUNA UNA VIBRANTE REALTA’ PRIVA DI INQUINAMENTI ACCADEMICI.
VEDREMO ANCORA OPERE PITTORICHE DI CRISTINA E , COME FRUITORI , ENTREREMO ANCORA IN QUEGLI SPAZI DOVE SOLO LA FANTASIA E LA SENSIBILITA’ CI RENDERANNO PARTECIPI COGLIENDO LA BELLEZZA PITTORICA DEL MOMENTO.
CRISTINA E’ UNA PITTRICE NON COPIOSA E PER QUESTO OGNI SUA OPERA PORTA L’IMPRONTA DELLA MEDITAZIONE E DELL’IMPEGNO ARTISTICO CON CUI OTTIENE SPUNTI POETICI ED ESPRESSIVI DI INDUBBIO RISULTATO EMOTIVO.
ANTONELLO NUVOLI
MAESTRO DI PITTURA PRESSO LA SCUOLA DI ARTIGIANATO ARTISTICO DEL CENTOPIEVESE IN CENTO ( FERRARA)
Punto espositivo "97 Arts" S. Giovanni in Persiceto ( Bologna)
17-29 Ottobre 2015
4-16 Giugno 2016
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ALCUNI COMMENTI SCRITTI DEI VISITATORI DELLE MOSTRE:
-Artista sensibile e talentuosa che crea belle e suggestive immagini ricche di poesia ; piace la sua creatività sempre mirata ad una realtà vissuta e vivibile
-Una interessante mostra che ha saputo trasformare località di interesse turistico in luoghi dell’anima perché, forse, una parte di essa là è rimasta.
Il Gallerista della galleria d’arte “ Il Rivellino ”
-I quadri mi sono piaciuti perché invitano ad entrarci.
-Nel guardare i quadri, viene voglia di viaggiare…
-Quadri suggestivi che raccontano storie che lasciano sognare..
Grazie